lunedì 5 agosto 2013

Corrispondenza Nuova Zelanda XI


Rotarua – Opotiki


Andrew parte per andare a lavoro alle 5 e mezzo di mattina mi accompagna fino a Whakatane, la mattina ho avuto finalmente la possibilita' di pesare le mie borse:

  • vestiti, atrezzi per bici e caricabatterie vari = 6 kg
  • cibo, fornellino e pentolino = 12 kg
  • roba per dormire, 2 felpe e 2 litri di aqua = 9 kg
  • zaino con 2 litri d'acqua, documenti, attrezzi di uso piu' comune e pc = 9 kg

In piu' rispetto al solito grazie a Erin ho mezza torta al cioccolato nello zaino, di lusso!
A Whakatane faccio la seconda colazione e aspetto che sorga il sole, alle 7 e mezzo parto e dopo le prime due colline abbastanza impegnative scorgo l'oceano dall' East coast.

Da ora la strada e' piuttosto piatta e ho un leggero vento a favore: volo! In 3 ore con 2 soste percorro 47 km entrando a Opotiki alle 10 e mezzo!

Allarme Tsunami vecchia scuola!

Vado all' I-site per informarmi sui Muto Trails, mi consiglinano di fare un salto all'inizio del trail dove noleggiano bici e fanno servizio shuttle per aver maggiori informazioni.
John ha aperto insieme a un collega e alla moglie il “cycle muto trails” e mi da tutte le info: il loop completo sono 91 km prima un tratto sulla spiaggia “Dunes trail” di 10 km poi una lunga salita su sterrato “Muto Road” di 37 km che ti porta a quasi 700 mt dal livello del mare per poi iniziare una lunga discesa “Pakihi trail” (20km) e un ultimo tratto in piano per rientrare a Opotiki di 24 km.

Lui in 6 ore riesce a fare un giro completo e mi dice che se parto subito dovrei farcela fino allo Hut nel quale posso alloggiare gratuitamente che si trova a meta' delle discesa.
Sono le 11 e mezzo e senza fare calcoli sulla distanza da percorrere parto, a sentire dai tratti separati non mi sembra cosi lontano.
John mi dice di passare una volta finito il giro e che se voglio posso dormire nel edificio nuovo adebito a ostello a 10 $ a notte.
Lungo il tratto sulla spiaggia mi fermo a pranzare, poi inizia la graduale salita, la strada e' molto piacevole da percorrere, la terra e' ben compressa e la bici scorre a meraviglia.
A meta' dell'inizio della salita piu' ripida mi trovo un cavallo morto in mezzo alla strada! Ha schiuma rosa che gli e' uscita dal naso e lo stomaco e' gonfissimo.


Mi fermo alla prossima fattoria non ce ne sono molte sulla via e hanno tutte cavalli e non altro bestiame come di solito (pecore o mucche). Il tizio prende fucile e coltello in caso fosse ancora vivo e si avvia per liberare la strada.
La salita e' lunga e ben presto il sole inizia a calare dietro le colline che formano la vallata, mi sembra che sia tardi, ma sono solo le 2 e 45 e conquistando altezza ritrovo il sole.


Il panorama e' fantastico sembra tutto quasi intoccato e isolato, raggiungo la cima alle 4 e mezzo.
Inizia a inbrunire, ora sono solo altri 10 km di discesa fino allo Hut!
Il tracciato secende lungo il finaco di una delle valli ed e' stato scavato con una piccola gru nel finaco delle colline, cio' lo rende piatto e sul lato sinistro c'e' uno strapiombo da paura, guai a andare giu di li, se rimani in condizioni di risalire, riportare la su la bici sarebbe un impresa quasi impossibile.Dato che il tracciato e' stato scavato con la gru e' forte in contrasto con la foresta nativa del posto, sembra molto artificiale ( nonostante sia largo solo metro circa ), qui non c'e' niente solo Bush come dicono i locali.
Alle 5 raggiungo lo Hut e facendo 2 conti mi rendo conto che ho percorso una distanza impressionante cosiderando che le giornate sono corte (alba alle 7 e mezzo e tramonto alle 5 mezzo), sono carico come un mulo e mi sono fatto 38 km di salita sterrata; ho percorso 47 km di asfalto + 58 di trail sterrato , incredibili 105 km!

La struttura dello Hut e' molto bella, e la vista da solo su foresta in ogni direzione! L'atmosfera pero' e' un po' sinistra ci sono 6 posti letto e io sono l'unico sta notte, le ripide pareti della valle oscurano il posto dando un aria un po' cupa e ci sono escrementi di ratto ovunque. Accendo la stufa a legna metto a cuocere riso con fagioli intanto scaldo anche dell'acqua per una doccia dal pentolone, per tuffarsi nel fiume ho troppo freddo!

La mattina dopo mi preparo con calma, il tempo minaccia con nuvoloni dai quali ogni tanto esce il sole, decidendo di restare la notte a Opotiki, mi aspettano solo 30 km in discesa.

Accantono l'idea di fare un video, il nastro isolante si trova infondo alla borsa dei vestiti, bastano un paio di km e cambio idea, devo filmare almeno un tratto! Sbudello la borsa e spargo il contenuto sulla traccia, fisso la fotocamera sul casco e riinfilo la roba nella borsa alla rinfusa.
Incontro un gruppo di vecchietti, mi fermo a chiaccherare qualche istante, piu' in giu' intravedo un ponte sospeso, mi fermo e posiziono la fotocamera solo per scoprire che e' proprieta' privata e troppo stretto per la bici con bagaglio... peccato!
Poco dopo sbuco dal Pakihi trail, infondo c'e' un campeggio per camper e saluto un gruppetto di vecchietti intorno ad un bel fuoco che aspettano il ritorno dei compagni.
Percorro un altra decina di km e mi fermo a fare colazione sul fiume ed e' qui che mi accorgo che manca qualcosa: DOV' E' LA GIACCA!?!

L' avevo incastrata nelle borse e la devo aver persa durante la discesa, torno indietro pedalando come un matto, non tanto per la giacca ( anche se mi e' costata un occhio della testa) quanto per l'Ipod con uno sbotto di foto, contatti appunti che e' nel giacchetto! DISPERAZIONE!!! Se il giacchetto e' caduto sul tracciato tutto ok, ma se e' rotolato di sotto nel fiume sono fottuto...
Mi sento un po' Bolans quando va nel panico!
Lascio la bici in custodia ai vecchietti coi camper e inizio la risalita del trail di corsa. Sono fortunato dopo nemmeno 2 km incontro un dei vecchietti ha un anca artificiale e ha iniziato a cigolare e mentre tornava in dietro ha trovato il giacchetto! Miticooooooooo! Che sollievo!

Alla fine John mi ospita a casa sua e restero' 2 notti. Il giorno dopo lo accompagno a fare manutenzione a un campeggio che si trova sulla stessa strada che percorrero' nei prossimi giorni sono un ora e mezzo in macchina, ci fermiamo a casa di suo fratello, si trova sulla scogliera che da' sul mare, su un albero cresciuto in maniera orizzontale sulla scogliera che da' sul mare e' fissata una barchetta per andare a pesca con una carrucula: fantastico!
La sera il club di MTB fa un uscita notturna sul Dunes trail e al ritorno grigliata!
John e Ngaio mi dicono che posso restare da loro per tutto il tempo che voglio! Ma le previsioni del tempo sono buone (I prossimi giorni saranno soleggiati e con poco vento: perfetti!)e quindi decido di ripartire la mattina succesiva.

Eccovi un video della discesa del Pakihi Tarck:



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