Lasciamo il terreno di Woody verso le dieci e ci fermiamo di tanto in tanto la costa è molto bella e selvaggia!
Pranziamo sulla riva del Porarari River poco prima delle Pancakes Rocks che andremo a vedere dopo.
Ci accampiamo vicino a un ruscello a una ventina di km da Greymouth.
La mattina dopo raggiungiamo la città e l'atmosfera è veramente grigia forse anche per il cielo annuvolato.
Dobbiamo organizzare un pó di cose, e in biblioteca non mi lasciano caricare l'ipod, quindi niente aggiornamento.
Quando siamo pronti è troppo tardi per rimettersi in strada, dormiamo nel parco giochi dove abbiamo cenato, c'è pure un barbecue elettrico gratuito.
Rebbecca dorme in uno dei tubi gialli che uniscono due torrette di legno, io dormo sulla gomma morbida che si trova sotto uno scivolo blu a due corsie.
Il tragitto da Greymouth a Hokitika è piatto e piuttosto noioso se non per un cervo con delle corna spettacolari e un paio di cartelli stradali insoliti, pericolo di cappottamento in bici e una rotonda con attraversamento ferroviario senza semafori che ci passa proprio nel mezzo!
Raggiungiamo Hokitika nel primo pomeriggio.
Lake Kaniere - Hokitika Gorge - Lake Mahinapua
Decidiamo di a averne abbastanza della Highway e ci dirigiamo verso l'entroterra verso il camping sul lago Kaniere sono 18 km di strada quasi non trafficata immersa nella vegetazione da Hokitika.
La mattina dopo facciamo la strada sterrata che costeggia il lago e ci dirigiamo verso il Hotikita Gorge, sulla via ci sono un paio di fattorie, ci fermiamo a chiedere del latte fresco l'allevatore ci dice che non vende a privati, ma poi ci chiede quanto ne vogliamo.
Dico mezzo litro, al che ci chiede se abbiamo una bottiglia, e la riempie a gratis da una lucida cisterna enorme di acciaio inossidabile!
I minerali contenuti nel ghiacciaio dal quale ha origine il Hotikita River danno all'acqua un colore turchese che la fa sembrare artificiale.
Ci dirigiamo al lago Mahinapua e siamo costretti ad accendere le luci sulle bici inizia a fare buio ma mancano solo una ventina di minuti in sella.
La cosa positiva di arrivare tardi che è per una volta non ci sono le SF, se non è una giornata umida e non sei nel bosco, ti assalgono solo all'alba e al tramonto.
A Greymouth mi sono finalmente comprato di calzini nuovi, non facevo in tempo a ricucire uno dei buchi all'altezza della caviglia che se ne apriva uno accanto o sul lato opposto per la grande gioia delle SF.
Lake Mahinapua - Fox glacier
Ho completamente perso il conto dei giorni, quando chiedo la data per compilare il modulo di registrazione selfservice del campeggio a una donnina si mette a ridere e mi dice anche la data del giorno dopo...
È il momento di prendere una giornata di pausa a Hokitika ( sono comunque una trentina di km andata e ritorno) biblioteca, pizza e cinema!
Il pomeriggio dopo raggiungiamo la spiaggia di Ross, è un immensa distesa di sabbia grigia.
Le dune di sabbia e il telo antipioggia dell'amaca offrono un ottimo riparo per la notte.
Prossima tappa è il camping sul lago Ianthe, il panorama non mi esalta e anche il campeggio è sul lago ma a 50 mt dalla strada.
Inizio a sentire il bisogno di montagne, salite, e sopratutto discese.
La mattina partiamo presto per fare un bel pó di km!
Raggiungiamo Hari Hari verso le 10.
Ci fermiamo al bar/alimentari e finiamo col chiaccherare con uno del luogo, ci dice un bel pó di posti da visitare, tra cui delle terme naturali.
Ci offre ospitalità e il giorno dopo una visita alle terme conosce ben 5 punti lungo il fiume dove l'acqua è calda.
Ci mostra il fondo acquistato da poco dove vuole aprire una nuova attività, ci sono ancora vecchi letti e materassi, potremmo stare li.
Rebecca decide restare, ma io non vedo l'ora di rimontare il Manituo e sentire un pó di sterrato sotto i copertoni.
È il momento di separarci.
In giornata raggiungo il lago Mapourika, ha una vista mozzafiato sui monti innevati.
Il giorno dopo raggiungo prima Franz Jsef e poi dopo 3 colli piuttosto impegnatativi Fox, sono due paesini turistici che basano sui due ghiacciai che si trovano nei monti vicini.
Infatti è tutto il giorno che sento elicotteri che mi sorvolano.
A Fox prendo una notte in ostello, è una settimana che mi lavo nei fiumi e laghi, una doccia calda è una cosa spettacolare!
Guardo su internet e trovo che il bus per Wanaka costa solo 42 $ più eventuali 10 per la bici.
Ne ho abbastaza della West coast, anche perchè non c'è modo di evitare la highway, domani prendo il bus e varco il confine per Otago, regione che ospita Wanaka e Queenstown, qui dovrei trovare ottimi tracciati per la mia Mtb e a fine mese a Queenstown un bel pó di eventi: gara di Dh , enduro, Mega avalanche e Slop stile.
Sono stato fortunato per certi versi, non ha mai piovuto, ma dice proprio quando piove la West coast ( e qui dovrebbe essere uno de posti più piovosi della Nz) mostra tutta la sua bellezza con enormi quantità di acqua che scendono formando enormi cascate dai monti che danno a picco sulla maggior parte della costa.
Sfrutto il resto del pomeriggio per fare un salto al ghiacciaio, devo dire che non mi esalta, per ragioni di sicurezza puoi mettere piede sul ghiacciaio solo con una visita guidata.
Mi godo il ritorno sul tracciato in ghiaino per le bici che costeggia la strada, la mente è già sui single tracks di Wanaka.
Fox glacier - Wanaka
In serata incontro una leggenda del biketuring in NZ me ne avevano già parlato sia Bob che un altro tizio.
È un ragazzo scozzese e gira con un bel cartello tondo blu con la freccia che obbliga la direzione sul retro della bici.
Mi dice che incontra gente che gli dice: ma a te ti ho già visto! In un posto a 500 km da dove è ora!
L'autista mi permette di portare la bici, c'è sempre il rischio che non te la faccia caricare, non piu di 2 bici per bus e non si puó prenotare... In compenso non mi fa pagare il supplemento!
In bus incontro altri 2 italiani e la gente si gira a destra e sinistra a scattare foto tutto il tempo... Sembra di essere in mezzo a un gruppo di giapponesi in piazza dei miracoli, mi pianto le cuffie nelle orecchie e me la dormo.
Mi sveglio e il panorama è cambiato completamente non c'è più la foresta con muschio, palme e cascate ma montagne e con erba e arbusti mi ricorda un pó Christchurch ma i colori sono più caldi forse perchè siamo in autunno.
Controllo ma i campeggi sono fuori zona, prenderò un ostello... Il primo è pieno, il secondo ha libero solo uno sgabuzzino con materasso senza finestra e la corrente viene accesa da un interruttore fuori dalla porta che salta ogni 10 minuti.
Ma il lato positivo è che è come una camera singola e la bici è al sicuro nello sgabuzzino accanto!
Spargo subito gli attrezzi sul pavimento e smonto il portapacchi ( devo rimuovere prima lo "scudo antiproiettile") e rimonto l'ammortizzatore.
Setto le pressioni per le sospensioni e le gomme, meno male mi sono scritto le impostazioni perchè non me le ricordavo più...
È l'ora di fare un giretto!
Ah!!! che sensazione la bici si abbassa dolcemente quando mi ci siedo, mi accorgo di quanto mi mancava il feeling con la vera Wicked!
Vado a fare un giro sul lago e mi scordo completamente di passare alle poste, ogni piccolo ostacolo che prima dovevo evitare per non fare sballottolare il portapacchi ora è una scusa per far lavorare le sospensioni, la città diventa un parco giochi, e io torno bambino!
Torno in ostello e incontro il ragazzo che ha la mongose, con un bell ammo a molla e una marzocchi, parcheggiata nello sgabuzzino, fa la scuola da istruttore di sci e quindi nei prossimi giorni sarà difficile uscire insieme, peccato!
Non vedo l'ora che sia domani per uscire sui tracciati, ho la mappa e i consigli del negoziante di bici sui migliori tracciati! Yahooooo!!!
Wanaka
La mattina vado alle poste per mandare la documentazione per il rimborso delle spese mediche di quando ero malato, tra una cosa e l'altra sono pronto a metà mattinata.
Mi avvio verso il bikepark, sulla via ci sono tutte case in costruzione e cartelli di vendita ovunque, non capisco come mai con tutto lo spazio che hanno vanno a costruire una villetta accanto all'altra con la porta di casa a non piu di 20 mt dalla strada, posso tranquillamente guardare nel soggiorno di tutte le case dalla strada... Molti suddividono quello che secondo me è già poco terreno che hanno dietro casa per costruirci un altra abitazione e vendere il tutto, la tendenza quindi è quella di appicicare una casa all'altra in un paese dove lo spazio certo non manca! Ha un estenzione leggermente inferiore all'Italia e una popolazione paragonabile agli abitanti di Roma.
Il bikepak si trova immerso in un bosco di abeti c'è una strada sterrata che passa sul crinale e da li partono tutte le tracce in discesa a destra e sinistra.
Sono tutte molto simili e i salti presenti sono tutti doppi con un bel buco nel mezzo, nella maggior parte dei casi non ho abbastanza velocità e confidenza per farli.
Non ti puoi permettere sbagli, gli abeti che si trovavano sul tracciato sono tagliati per obliquo e gli alberi sono stati lasciati semplicemente dove sono caduti, perfetto per farsi del male serio in caso di un ruzzolone.
Le expert track sono per brevi tratti in forte pendenza e poi presentano risalite prima di un altro tratto in forte pendenza.
Non riesco a prendere il mio ritmo le discese sono troppo brevi e appena inizio a sentirmi a mio agio la traccia finisce e mi tocca la risalita.
A mezzogiorno decido di rientrare in ostello e preparami per domani, andró a Queenstown, il piano è di trovare un ostello nel quale posso lavorare per l'accomodazione. Con 2/4 ore al giorno non paghi per il posto letto e avrei tutti i pomeriggi liberi per uscite in bici!
Così non dovrei problemi per arrivare a metà aprile e godermi la vacanza.
Wanaka - Queenstown
Passo il tardo pomeriggio a rimontare il portapacchi sulla bici, la mattina dopo parto di buon ora e passo dal benzinaio a gonfiare le ruote fino a farle diventare durissime.
Mi aspetta una salita con un inizio graduale che diventa sempre più ripida fino a arrivare a più di 1000 mt di altezza il tutto distribuito su 39 km, la discesa dall'altra parte ha una pendenza impressionante, fino a qualche anno fà questa era la strada asfaltata più alta della Nuova Zelanda!
Quando mi fermo per la seconda colazione mi passa una ciclista, la raggiungo nuovamente dopo una decina di km, quando si ferma lei per mangiare una mela.
Si chiama Erica ed è del Canada, facciamo il resto della strada fino a Queenstown insieme.
Sulla vetta incontriamo Hannes e Annelies, fanno turing con le loro bici da 3 anni e mezzo. Questa è la quarta volta negli ultimi 20 anni che vengono in NZ.
Sono dell'Austria, lui è architetto e lei infermiera, vengono da Queenstown e la salita che si sono fatti loro è veramente dura, considerando che girano con bagaglio per tutte le stagioni, hanno una cinquantina di kg a testa.
Per ora posso dire fieramente che per ora non ho visto nessuno con meno bagaglio di me (stimo di avere non più di 15 kg).
Loro hanno vere bici da battaglia, telaio in acciaio, una corona sola e il cambio a 14 velocità si trova nel mozzo posteriore, niente sospensioni.
In sud America hanno percorso tratti tra i 3000 e 5000 mt di altezza con temperature fino a - 25 gradi e a volte con 3-4 giorni senza possibilità di rifornirsi di acqua quindi con ulteriori 25 litri e quindi kg di bagaglio!
Roba da matti!!! Hanno anche un forum con traccie gps: www.loslo.net
La vista durante e la discesa è mozzafiato e la città di Queenstown è bellissima, negozi di bici, outdoor e attrezzatura per la neve ovunque.
Bici da DH in ogni direzione, ragazzi, ragazze, e pure omini che avranno una sessantina d'anni bardati di tutto punto, ma anche parecchia gente con stampelle e tutori!!!
L'ostello più economico è chiaramente pieno anche se sono solo le tre di pomeriggio ma quello accanto per 3 dollari in più ha internet gratuito ( una rarità) e uno stanzino chiuso a chiave per la mia bici!
Nel pomeriggio vado a prendere qualcosa da bere con Erica e poi al supermercato a fare un pó di spesa, i prezzi non sono esagerati per essere un paesino turistico.
Sulla via chiedo in vari ostelli se hanno bisogno di qualcuno che faccia le pulizie in cambio di un posto letto, ma sono tutti a posto a parte in un ostello dove cercano un imbianchino, lascio il mi numero di telefono visto che non c'è il manager.
Queenstown
Mi sveglio e entro in una fase paranoia, cosa fare?! Restare più giorni? Cercare un lavoro? O stare un paio di giorni e goderseli al massimo e poi magari andare a fare trekking nel Fiordlands?
Sembra anche che pioverà nei prossimi 2/3 giorni e quindi tracciati chiusi probabilmente....
Faccio una girata in paese, prelievo un pó di soldi e vado all'info center con l'idea di informarmi per il Fiordland.
Nel frattempo spero in una chiamata per il lavoro da imbianchino, che non arriva, torno in ostello e prendere altre 2 notti, saggia decisione, quando rietreró nel pomeriggio l'ostello sarà pieno per tutto il finesettimana.
Decido di godermi altri 3 giorni qui e poi proseguire con il viaggio ( bastrà poco per cambiare idea!).
Smonto di nuovo il portapacchi, rimonto l'ammortizzatore e cambio le pastiglie al freno di dietro, il disco entra a fatica nella pinza e il punto di inizio frenata torna meno modulabile.
Mi avvio verso la salita con la gondola.
Ma invece di prendere la gondola decido di conquistare la cima!
Prendo il sentiero che si congiunge con la strada sterrata che arriva in cima, è talmente ripido che sono costretto a caricarmi la bici sulle spalle, ben presto capisco perchè in negozianti dei negozi di bici mi guardavano increduli quando chiedevo una via alternativa alla gondola per salire.
Effetivamente ora con la bici sul groppone 55 $ per mezza giornata e 75 per la giornata intera mi sembrano più che ragionevoli!
Quando finalmente raggiungo incrocio con la strada sterrata sono sudato mezzo e non sono nemmeno a metà strada ma da qui almeno posso spingere.
Il panorama dalla cima è spettacolare, mangio e mi riposo un oretta.
Poi mi lancio giù per il tracciato Vertigo e poi l' Original (2 traccie di difficoltà intermedia da quanto dice la cartina)
Wow!!! La traccia è piuttosto larga e ti permette di scegliere la traittoria in base alla velocità e alla confidenza.
La Wicked e in forma smagliate e mi sento subito a mio agio anche quando lascio scorrere un pó di più non sembra mai di essere vicino al limite, nella parte finale faccio anche tutti i saltini non sono alti posso anche tranquillamente copiarli se decelero, ma mi sento sicuro e mi diverto come un matto!
Qui vale la pena di prendersi il pass per la gondola già solo per questo trail!!!
Alla prossima uscita mi noleggio un integrale, mi ci vogliono dagli 8 ai 10 dollari al giorno, ne vale la pena per stare più tranquillo.
Torno in Ostello, non ho abbastanza forze per tornare su a piedi, mangio e poi dormo tutto il pomeriggio...
La sera incontro Mark e del Canada è la sua porta di casa è a 2 minuti dall'impiato di risalita di Whistler in Canada!!!
Mi offre di prestarmi la mascherina gomitiere e protezioni per il busto, quando è al lavoro!
Se resto fino a martedi che lui ha sicuramente libero da lavoro mi porta a far vedere i tracciati che non ci sono sulla cartina e con il suo pass annuale, posso ottenere uno sconto del 10% sul pass giornaliero!
Apprendo che la traccia easy è molto veloce e scorrevole e che ci vorrebbe un pó di pioggia, i tracciati sono polverosissimi, infatti quando bloccavo la ruota di dietro tendeva a andare via subito, cosa che in entrata in curva non mi dispiaceva!
La Vertigo che ho fatto io dovrebbe essere una tra le più "raff", piccole dunette e buche fanno lavorare le sospensioni, penso che sia anche un tracciato che piacerebbe un sacco a Danilo per il terreno disconnesso.
Inoltre mi dice che in ostello c'è un altro ragazzo Tom ha un enduro, va come un missile e conosce molto bene il Bike park, gli ha insegnato un bel pó di roba!
Inizio a esaltarmi!! Staró più a lungo! Almeno fino a martedi ma sto iniziando a pensare a un paio di settimane!
Accantono l'idea di noleggiare un DH anche se mi attizava, meglio un altro da pass da mezza giornata!!!
In caso mi dovrò cercare un lavoretto prima della metà di Aprile o tornare da Woody dove potrei stare senza avere spese!
Del Fiordland mi guarderó le cartoline! Ehheheh
Queenstown
L'altro ieri torno un altra volta in cima a piedi e su consiglio di Mark e Tom mi faccio il tracciato "easy", Hammi's, è il tracciato più lungo del bike park è meno in pendenza del Vertigo ma è più scorrevole con sponde, (grosse sponde!) salti di varie dimensioni c'è sempre la possibilità di evitarli o rallentando di copiarli, e strutture tecniche in legno per l'equilibrio, fantastico!!! Arrivo in fondo con le mani che fanno fatica a stringere il manubrio!
Tom è un ragazzo inglese, ha una nukeprof da enduro, tiene il record su alcuni dei tracciati del bikepark e per ora ha il maggior numero di corse con la gondola della stagione!
Ieri ha piovuto tutto il giorno, faccio una maratona di film i ostello e mi metto d'accordo con Mark per uscire insieme il giorno dopo che lui non lavora.
Prima di guidare e pulire macchine all'aereoporto, Mark lavorava in un negozio di bici, noleggia la Kona per 2 giorni a prezzo di uno e mi procura un integrale senza visiera e mascherina per 2 giorni a soli 5 dollari.
Inoltre visto che vado con lui ricevo uno sconto del 10% sul pass da 3 giorni, 157$ invece di 175.
Mark non vede l'ora di tornare in Canada dove i suoi amici non hanno avuto possibilità di uscire in bici visto che è inverno e l'impianto è usato per la stagione sciistica, quindi gli darà le giande; se la ride!
A casa ha un telaio in carbonio De Vinci che si è montato negli ultimi 2 anni per un valore complessivo di circa 11 mila dollari!
Per scaldarci partiamo con l'Hammi's e Mark va decisamente più forte di me vola sui salti ed è fluidissimo sulle curve, dove io rallento per un passaggio più complicato lui semplicemente lo salta, mi aspetta a ogni incrocio, l'integrale e vedere le suo traiettorie mi permette di andare più rilassato e mi trovo addirittura a sorpassare qualche altro biker che ci lascia passare accostando.
Mi fa vedere delle deviazioni e scorciatoie e più di una volta mi trovo a sentire la ruota dietro che struscia sul culo!
Purtroppo a nemmeno metà percorso mi prendono dei crampi alle cosce, sono costretto a fermarmi, dico a Mark di proseguire e che ci becchiamo infondo al suo prossimo giro.
Riesco a malapena a muovere le gambe... Sofferente arrivo in fondo seduto sul sellino e sul rettilineo finale non riesco a pedalare e sono costretto a camminare appoggiato alla bici.
Non devo aspettare molto per ribeccare Mark che nel frattempo ha fatto un altro giro, mi accompagna in ostello e pranza.
Io mi faccio una doccia bollente che migliora un pó la situazione, ma non riesco a prendere con la mano la caviglia destra per allungare i muscoli della coscia...
E questo dopo aver appena preso un pass da 3 giorni porca trota!!!!
Esco e vado in cerca di un fisioterapista trovo uno studio che ha un appuntamento libero un ora dopo, lo prendo!
La cosa strana è che ho avuto pure una giornata libera e mi sono venuti i crampi dopo aver fatto nemmeno 2 km in discesa... Mah!
La fisioterapista dice che probabilmente la cosa deriva dagli affaticamenti dei giorni precedenti e che non mi sono scaldato prima della discesa.
Esco dallo studio della fisioterapista con 65 $ in meno nel portafoglio ma almeno ora riesco a camminare di nuovo normalmente e se faccio un bel pó di esercizi per allungarmi e se mi scaldo bene domani mattina posso provare a uscire, Mark non lavora nemmeno domani e non mi voglio far scappare questa occasione di uscire con qualcun altro che conosce i tracciati.
Quando rientro in ostello trovo Mark che fa merenda ( la gondola si trova a nemmeno 5 min dall'ostello non vale la pena portarsi da mangiare o lo zaino se hai bisogno di qualcosa fai un salto in ostello!) ora ha la stessa kona di stamattina ma di taglia L invece che M, è arrivato leggermente corto su un salto doppio e ha criccato la molla dell'ammo che è esploso!!!! E io me lo sono perso, che rottura di scatole...
Queenstown
Inizia a fare freddo, sta notte la temperatura è scesa a 3 gradi, sono felice di essere in ostello! Nei prossimi giorni fortunatamente dovrebbe risalire, di giorno si sta bene siamo intorno ai 20 gradi.
Sulla cima delle montagne che circondano il lago inizia a farsi vedere un velo di neve!
Nonostante negli ultimi giorni non abbia fatto troppa attività fisica circa ogni 2 ore mi si apre una voragine nello stomaco, mangio 250 grammi di pasta a pasto senza problemi e mi ritrovo ad avere fame di nuovo poco dopo... La cosa positiva è che mi sa che sto iniziando a prendere un pó di peso, niente buzza, ma i pantaloni ora stanno su anche senza cintura!
Ieri mattina mi sono alzato presto e per scaldarmi sono andato alla Fernhill qui c'è un freeride park, ci si puó accedere anche dall'Hammi's o altrimenti dalla strada normale ma è molto ripida e infatti per non affaticare le gambe in granparte me la faccio a spinta, entro a metà della discesa e mi trovo davanti quello che sembra un parco per slop style con grossi cumuli ti terra che formano rampe di lancio e tracce che si incrociano a scendere pieni di strutture in legno. Roba seria!
Torno in ostello e faccio stretching, alle 11 mi avvio con Mark (che si è svegliato nel frattempo) alla gondola, in cima fa decisamente freddo e gli occhialini si appannano subito.
Alla fine del primo tracciato la coscia sinistra inizia di nuovo a indurirsi, mi fermo a fare un pó di esercizi e Mark fa un altro giro, ci facciamo un altro track insieme e poi aspettiamo una decina di minuti che ci raggiunge pure Tom nella sua pausa pranzo.
Facciamo tutti e tre insieme l'Hammi's, non ci vuole molto che inizio a vedere solo 2 forme indefinite che sfrecciano tra gli abeti davanti a me per poi sparire, mi aspettano all'intersezione con il Vertigo, il Singletrack e l'Original, imbocchiamo la seconda parte dell'Hammis e verso la fine inizio a accusare nuovamente dolore alla gamba sinistra, game over, rallento, per oggi è abbastanza.
Ma gli altri 2 non sono arrivati lontani trovo Tom cappotato infondo ad un tratto ripido che permette di tagliare una parte del tracciato e si immette in un tornate! Gli si è piantata la ruota anteriore in un buco! Succede anche ai migliori!
Torno in Ostello a pranzare e nel pomeriggio mi faccio un giro lungo il lago fino all'aero porto.
Andata e ritorno sono 15 km tutti in piana, sento le gambe che si scaldano e iniziano nuovamente a sciogliersi, molto bene, tra un paio di giorni saró di nuovo in forma!
Arrivo in ostello per l'ora di cena e Mark mi informa che sono stati appena rilasciati 18 mila dollari per ampliare il bikepark di Whistler! I lavori dovrebbero essere pronti per il 2014 con due nuovi impianti di risaltita!
Da quello parti dovrebbe essere facile trovare lavoro come manutentore dei tracciati o personale degli impianti di risalita.
Anche il Canada inizia e sembrare una destinazione interessante!
Queenstown
Che giornata!!! Finalmente riesco a sfruttare il pass per la gondola!
Nella prima risalita con la gondola mi trovo nella cabina con Robert, è venuto con un gruppo di amici per una settimana dall'Australia sta poco più a sud di Sidney.
Sono tutti più grandi di me direi tra i 30 e i 40 anni.
Hanno tutti dei bei carriarmati, rimango colpito dalla santacruz di uno dei suoi amici, telaio in carbonio V10, double barrel a aria che permette un escursione sul posteriore di 250 mm e una bella fox a doppia piastra da 200 mm. Il tutto per un peso complessivo di poco più di 14 kg... Pesa più la mia...
Sui tracciati easy e avanced non c'è verso di stargli dietro sono troppo lento sui salti e nei tornati, in questi ultimi non riesco a lasciare scorrere la bici, quando li affronto con un pó più di velocità mi ritrovo con il peso troppo arretrato, aggrappato al manubrio, e l'anteriore scarico di conseguenza non permette un buon controllo della traiettoria... Ci lavoreró i prossimi giorni!
Sui tracciati più smossi e stretti con buche e tratti ripidi a sorpresa invece gli sto dietro senza problemi, a volte devo pure rallentare!
Farsi madonna del monte - chiessi con il sentiero distrutto dai cinghiali e le varie esplorazioni con Marco e Danilo portano i loro frutti!
Tom doveva avere il pomeriggio libero invece puó approfittare solo della pausa pranzo, mi porta a far vedere vari tracciati e mi spiega alcune traiettorie, a fine dell'ultimo giro ci scambiamo le bici, ma solo sul rettilineo poichè abbiamo in freni invertiti, qui li hanno tutti al contrario rispetto a noi!
La sua nukeproof scorre che è una meraviglia ma non mi piace la sensazione del monarch uguale a quello che avevo io, bello il mi Evolver anche se è senza lock out!
Lui rimane colpito dai miei pedali e effettivamente il grip è eccellente, bastano pochi metri in discesa e i pin si conficcano nella suola delle 5.10 ( che iniziano ad avere qualche buchino), se voglio riposizionare il piede devo alzarlo dal padale, l'unica cosa che si muove è il calzino se non mi stringo bene le scarpe !
Queenstown
Oggi c'è la gara di enduro la "super D" , inizia alle 10 e dura 6 ore, si puó partecipare da soli o in team da 2 o 3, quando ho iniziato a informarmi un paio di settimane fa, il max numero degli inscritti era già stato raggiunto e quindi non posso partecipare.
La gondola è ad uso esclusivo per chi gareggia.
Mi avvio su per il tracciato per i pedoni, ma sono costretto ad arrivare fino a quasi in cima prima di trovare un punto dal quale vedere la gara.
C'è chi è in abbigliamento attillato, casco da xc e attacchi (in discesa alcuni li passerebbe anche Romme senza casco), chi con jeans tagliati corti canottiera senza ginocchiere ne guanti che vanno belli spediti, chi bardato di tutto punto e poi c'è un sacco di ragazze ( direi una ragazza ogni 5 bikers) tra le quali una con tanto di gonna rosa e una vestita con jeans, camicia e gilet da cowboy!
Ben presto mi annoio è meglio esserci sulla bici che stare a vedere!
Lo stomaco inizia a gorgogliare furiosamente è l'ora di tornare in ostello a mettere qualcosa sotto i denti!
Tom dovrebbe avere finalmente il pomeriggio libero se per l'una sono in ostello mi porta al "7 miles" un tracciato che appunto sta a 7 miglia da Queenstown.
Mentre finisco di magiare Tom con l'intenzione di oliare la catena e dare una pulita alle corone, rimuove la ruota di dietro e con sorpresa gli rimane in mano il rocchetto!
Gli si è spezzato "il tubo" che fa da guida per il perno del mozzo Hope, proprio all'altezza della ruota libera, uscita annullata.
Giriamo inutilmente tutti i negozi di bici con la speranza che uno tenga in stock il ricambio, dovrà ordinarlo...
In compenso nel pomeriggio vado con Felix (Germany), Jamie(England), Nivi (Greenland), Poul e Odonald (Irland) a vedere la partita di rugby nel campo a non più di 100 mt dall'ostello.
Queenstown
Piove! Il bikepark sará aperto?
Oggi é l'ultimo giorno che posso usare il pass. Sono le 8 e mezzo. Mark è ancora a letto. Vado a vedere: tutto regolare.
Passo al negozio e prendo l'integrale per 2 giorni, domani prenderò un altro pass giornaliero e poi 2 giorni di stop e venerdi gara di Enduro!
All'entrata per i bikers la lavagna per le notizie dice di pulirsi il didietro con uno dei cenci appesi alla ringhiera che delimita la coda e di lavare la bici con l'idrante se è molto sporca.
Faccio un primo giro di riscaldamento sull'Hammi's.
E al secondo capito in Gondola con Angus è di Wellington è a Queenstown per l'anniversario del matrimonio e ha l'aereo alle 5 di pomeriggio, non ha saputo resistere e ha noleggiato una Glory Giant per la mezza giornata. Siamo tutti e due infangati dai piedi alla testa e con il sorriso che va da un orecchio all'altro.
I turisti in fila che prendono la gondola per andare a vedere il panorama guardano e commentano incuriositi o sdubbiati.
Facciamo tre giri insieme tra cui anche qualche traccia expert e avanced, devo stare molto attento a moderare la velocità dato il fango, se arrivo troppo veloce su in pezzo ripido anche se bolocco tutte e due le ruote la bici continua a tirare a dritto a tutta velocità, non casco ma rischio di prendere qualche albero!
Lascio Angus a girare da solo io devo andare a riempirmi lo stomaco, ci scambiamo i contatti, così ho qualcuno con cui girare se vado a Wellington!
Altri 2 giri dopo pausa pranzo e capito in gondola con Mark! Aveva preso la bici ma aveva i freni invertiti ed è dovuto tornare in negozio per farseli sistemare.
Nel frattempo le tracce si stanno asciugando e il personale inizia a ripulire le cabine della gondola ogni tanto ne stacca una dal cavo di acciaio e puliscono il pavimento infangato con acqua pressurizzata.
Decidiamo di farci un giro anche su Grundy, è molto ripido e Mark mi fa andare avanti, che lui su questo tracciato non si sente sicuro e oggi è anche bagnato, io vado tranquillo e
riesco anche a scendere in curva particolarmente ripida senza mettere i piedi in terra che aggira un tratto ripidissimo e Tom non ha mai visto nessuno scendere di lì pulito!
Il giro dopo invertiamo le bici, è una L e le molle delle sospensioni della Kona sono decisamente troppo dure per me, ma la doppia piastra da una rigidezza impressionante all'anteriore. È molto maneggevole sento subito che nonostante sia una L è decisamente più corta della mia e nei tratti ripidi non c' è bisogno di arretrare con il baricentro questo affare è un mezzo da battaglia!
Dove la mia bici decolla da sola la Kona non accenna minimamente a staccarsi dal suolo, mi trovo a copiare tutto e dopo poco inizio a tirarla su io, anche se non atterro perfettamente la bici non fa una piega, la Boxxer si mangia tutto!
Inizio a sentirmi sicuro.
Troppo sicuro, faccio un saltino che ti porta a atterrare direttamente in curva su una sponda ( con la mia non avevo mai osato), infatti mi sdraio, e i pin dei pedali mi lasciano un bel ricordino sullo stinco e sul polpaccio.
Il manubrio ora è non è più perpendicolare alla ruota. Ci fermiamo agli attrezzi messi a disposizione all'intersezione della maggior parte delle discese.
Quando risalgo sulla Yt mi accolgono le sospensioni ad aria tarate per me, AAAAHHH che goduria!
All'ultimo giro mi appena arrivo in cima mi accorgo che la ruota davanti è a terra.
Non posso riscendere con la gondola e non ho gli attrezzi, ma il personale della gondola mi manda su un tipo con una camera d'aria nuova e gli attrezzi necessari, mitici!!!
La camera è una Maxxis Dh e mi costa gli ultimi 20 $ che avevo nel portafoglio.
La vecchia camera d'aria non è riparabile si è strappata in parte la valvola, con dispiacere la butto via, era ancora l'originale di quando avevo comprato la bici e aveva ben 8 toppe!
Scendiamo di nuovo l'Hammi's ma a 3/4 deviamo verso destra e seguiamo la traccia che ci porta al freeride park.
Mark mi mostra la "Dream line" sono dei salti enormi, se sbagli uno di quelli ci rimani secco, anche lui dal vivo non mai visto nessuno farli...
Si torna in ostello, mi sciacquo le ferite sotto la doccia e rimuovo il fango dalla barba. Son già esaltato all'idea di uscire anche domani, forse avremo una GoPro per fare un pó di riprese!
Quenstown
Ieri ( ho preso un pass giornaliero) ultima giornata di trail riding con gondola a Queenstown. Tanta roba!! Mark ha anche filmato un bel pó di discese!
La mattina la Gopro era troppo bassa è ora abbiamo un collezione da invidia di video del telaio verde della Kona Operator su sfondo marrone chiaro.
Spero che nel pomeriggio l'inclinazione sia migliore, con la Gopro hero 2 non avendo lo e la wi-fi come la 3 per collegarla a qualche altro dispositivo non puoi controllare.
Quando avró un pc a disposizione monto un bel filmato!
Peccato solo per il fatto che Vertigo e Grundy erano chiusi per le qualificazioni del Dirt master di oggi.
Oggi appunto gara di DH, vado con Tom e ci posizioniamo in punto con un pezzo ripido di Grundy con radici di abete che rendono il tratti piuttosto impegnativo.
Di fronte a noi abbiamo un gruppo di fan accaniti con: manubri, il triangolo anteriore di un telaio scott giallo, un telaio di una Bmx, una corona, trombe, una parte superiore di una forcella (è particolarmente rumorosa se ci sbatti un altro pezzo di metallo tra i 2 steli) e infine un tipo con una motosega... Si proprio una motosega! La accende ogni volta che sentiamo il fischio che avverte che c'è un rider in arrivo e poi la sventola in direzione del biker!
I riders vengono accolti da un fracasso assordante con tanto di motosega o ogni tanto per cambiare da silenzio assoluto.
Un ragazzo, ormai non più tanto ragazzo avrà una quarantina d'anni con un capello con parrucca con lunghi capelli biondi, organizza l'orchestra. Tanto per cambiare uno dei ragazzi viene accolto da un coro di buon compleanno.
Si va dal più lento al più veloce, in base alle qualifiche di ieri.
Le prime a scendere sono le ragazze, poi i raider diventano sempre più veloci gli ultimi droppano la parte iniziale della discesa e atterrano nel groviglio di radici.
Non mancano gli struscioni un ragazzo viene portato via in barella, l'operazione non risulta facile ci voglio 6 persone per trasportare la barella sul terreno in forte pendenza.
Dopo aver visto la gara sono sicuro che il DH non fa per me, non ho bisogno di una bici da DH, quello che non posso fare con la mia di bici, non c'è bisogno di farlo e la velocità che ottengo con la mia di bici è più che sufficiente!
Domani sera al Teva Slop Style probabilmente scopriró che anche lo slop style non fa per me!
Queenstown
Lo Slop Style contest non era niente male!
Per il best trick sono stati provati anche doppio mortale sia in avanti che all'indietro! E Mark è andato a finire nel video dell'evento quando inquadrano il pubblico!
Ieri la mia prima gara di enduro! Non sono ancora usciti i risultati e dopo la gara non avevo voglia di aspettare.
Non conoscendo i tracciati è veramente dura...
La prima delle 4 discese partiva dalla Cornet peak e dopo nemmeno un centinaio di metri c'e una risalita corta ma molto ripida, inpedalabile, scendo e spingo di corsa.
L'aria ghiaccia mi tronca il fiato, non riesco a riprendermi e tossisco fino alla fine della discesa.
La seconda traccia e molto divertente, ci sono una serie di dune, quindi sali e scendi che se vai veloce decolli a ogni risalita ma il tracciato a volte segue il lato della montagna e gira verso destra e a volte prosegue a dritto per un immediata discesa, il problema è che mentre stai facendo la risalita non vedi che direzione prenderà il trail e più di una volta mi trovo a aggiustare la traittoria all'ultimo momento, una volta mi scivola la bici e quindi perdo un altro pó di tempo.
Il terzo tracciato scende al contrario di tutti gli altri sul lato destro della montagna e poco prima della partenza ci avvertono che per chi non l'avesse fatto prima c'è da scavalcare dei recinti, quindi chi non l'ha mai fatto moderi la velocità! La traccia si intecce con un ruscello e due volte mi lancio a tutta velocità nel fosso pensando che fosse la traccia.
Arrivato infondo mi tocca la risalita più lunga della gara si torna al punto di partenza e imbocchiamo un trail dalla parte opposta.
Questo è il più corto e permette di vedere dove stai andando, qui vado più spedito faccio solo 2 errorini: su un salto con gap che non sapevo ci fosse mi son piantato nel in pieno nel gap e Tom mi aveva detto infondo di tenere la sinistra che ci sono tre opzioni, io naturalmente mi infilo a destra e trovo un percorso scavato con fondo molto disconnesso, i pedali a tratti mi strusciano sui lati della conca così faccio tutta l'ultima parte mollando i freni e tenendo un pedale alto e uno basso come se fossi in curva.
Ma la cosa più bella era il panorama, il primo tracciato partiva che appunto in cima al Cornet peak (1651 mt) con una vista a 360 gradi da paura!
Le risalite erano fattibilissime infatti c'era anche qualcuno con bici da Dh con telaio in cabonio che in salita se la spingevano.
Sono l'unico con 2 caschi un integrale per le discese e l'urge per le risalite. Qualcuno commenta la Wicked fa la sua figura! La granparte delle bici sono giant poi c'è qualche yeti come quella di Roberto, qualche stump jumper e un paio di enduro specialized.
C'erano anche 2 ragazzi pro francesi del team della commencal.
I riders partivano ogni 30 secondi in ordine a casaccio. Se ti mettevi in fila potevi partire tra i primi al primo tracciato e tra gli ultimi nel secondo.
Tornato in ostello becco Mark che visto che la gondola è chiusa per le feste si è preso una bmx dal negozio dove lavorava e va a fare un giro al Bmx park, poco dopo torna con una bici da Slop Style che con la Bmx non ci si trovava.
Io vado a farmi una partita a calcio con Jamie, Poul, Odonald e Jung Ki un ragazzo coreano.
Ecco i risultati della gara: http://www.queenstownbikefestival.com/results-2/rock-n-roll-enduro/
Che schifo ehehee! Peró è figo vedere il mio nome sulla lista!
Queenstown - Terras
Si riparte verso Nord, un paio di giorni fa mi ha chiamato il capo del lavoro per essere sicuro che torno, e io ho confermato.
Cercavano anche personale per la gondola a Queenstown ed ero veramente tentato, ma ora non è il momento tra poco inizia l'inverno e finisce la stagione mtb e io vorrei vedermi anche qualcosa dell'isola nord.
È sempre strano ripartire dopo un pó che mi sono fermato in un posto, c'è sempre un pó di timore di quello che verrà, dall'altra parte c'è l'emozione per l'inizio di una nuova avvventura!
La strada segue un fiume sul quale vengo svolte varie attività turistiche, mi fermo a vedere un pó di Bungy e della gente con muta, casco e body board si fa trascinare dalla corrente.
Sul lato della strada trovo 2 alberi di mele selvatici ma sono in discesa e non mi va di fermarmi, al terzo sono finalmente in salita, ne mangio 3, non sono male, me ne infilo altre 5 nello zaino!
Per pranzo completo 55 km e arrivo a Cromwell, intorno ci sono un sacco di frutteti e vigne, sarebbe facile trovare un lavoro qui.
Ma il centro del paese non mi piace, forse anche perchè è pasqua e ed tutto chiuso, è fatto molto bellino c'è un riscello artificiale, ma sembra progettato e tirato su da poco tutto insieme, tutti gli edifici sono molto simili e il posto mi sembra senza carattere.
Verso le 4 e mezzo raggiungo Terras un posto con giusto 2 negozi e una scuola, compro un ghiacciolo e mi ricornisco d'acqua.
Alle 5 e mezzo trovo un posto perfetto per l'accampamento ma sarebbe ancora presto per fermarsi, mi prendo un attimo di tempo e visto che i miei 90 km me li sono fatti mi fermo!
Cosi posso cucinare con la luce del sole e fare le cose con calma, mi trovo in una specie di valletta vicino alla strada dentro un recinto di pecore presumo.
Vicino scorre un rivolo d'acqua ma non mi sembra naturale, lo seguo appena un paio di metri e trovo anche un secchio, perfetto per darsi una sciacquata!
Prima di lavarmi preparo la cena, un pó di riso, una carota sale e peperoncino, lascio bollire un pochino poi spengo il fornello e metto 2 pezzi formaggio in cima a quelli che per ora è una zuppa e copro il pentolino con il coperchio con la felpa.
Quando torno dalla doccia col secchio il riso è pronto e ha assorbito tutta l'acqua, dopo una giornata in bici la cena è deliziosa e me la gusto!
Inizia a imbrunire e mi infilo nell'amaca e uno strano uccello fa il verso veramente strano e con delle tonalità impressionani sembra un pó come quando Skype compone il numero da chiamare.
Terras - Omarama
La notte é un disatro.
Prima si alza vento che ben presto diventa tanto forte da farmi alzare e controllare la rain cover dell'amaca, poco dopo mi decido a rimuoverla.
Nemmeno 5 minuti dopo inizia a piovere, mi tocca rimontarla, la cosa positiva è che reggerà tutta la notte al contrario del mio sonno.
Per fortuna la pioggia non è tanta e smette presto, alle 6 e mezzo mi alzo infreddolito e faccio colazione al buio, inzio a prepararmi e alle 8 e mezzo, quando c'e abbastanza luce sono per strada.
Mi sembra di essere molto lento e infatti sono in salita, raggiungo il Lindis pass a 965 mt! In discesa volo grazie anche al vento di spalle!
Faccio gli ultimi 32 km fino a Omarama in poco più di un ora e alle 14 in punto sono in paese.
Faccio un pó di spesa e mi fermo al campeggio gratuito 3 km più a nord, 80 km e un dislivello di circa 600 mt non previsto mi sembrano abbastanza per oggi!
Omarama - Twizel
La notte fa veramente freddo, ho addosso calzamaglia, pantaloni, maglia di lana, due T-shirt, la maglia a maniche lunghe per andare in bici,maglione, pail, giacca a vento e due paia di calzini.
Alle 2 mi sveglio e ho i piedi guiacciati, non sapendo che altro fare mi infilo anche le scarpe. Ogni 20 circa mi giro da un lato all'altro che l'aria che passa sotto l'amaca mi ghiaccia.
Dopo un oretta esco dall'amaca e mi sdraio sotto di essa solo con il sacco a pelo, il terreno sembra tiepido!
Non ci vuole molto che mi infilo anche le ginocchiere.
Riesco a dormire fino alle 7.
Mi alzo e mi faccio fiocchi di avena cotti nell'acqua con 2 banane e marmellata di lamponi.
Il cibo caldo nello stomaco mi fa riprendere ma i piedi ancora sono freddissimi, faccio un pó di flessioni per riscaldarmi e poi preparo la roba.
Per le 9 sono in strada e appena dopo la prima salita mi accoglie un banco di nebbia, si formano goccioline d'acqua sulla giaccia e sui pantaloni lunghi.
Non vedo a più di 50 mt mi fermo e accendo le luci sperando che nessuno mi investa.
Oggi volevo arrivare a Tekapo e lungo la strada si dovrebbe vedere Mount Cook che è la vetta più alta della nuova Zelanda. Da tekapo poi il piano era di prendere un bus per arrivare a Christchurch che quel tratto e tutto piatto e a detta di altri ciclisti piuttosto noioso.
Alle 11 arrivo a Twizel e siccome sento ancora freddo e il cielo è ancora coperto e quindi niente vista delle montagne vado al centro informazioni, c'è un bus tra un ora e un quarto per Christchurch, faccio il biglietto e spendo 34 $.
Il bus è pieno di gente che rientra dalle vacanze di pasqua e non c'è spazio per la Wicked e il biglietto del bus non è rimborsabile. Bella fregatura!
In compenso esce il sole e le nubi iniziano a diradarsi decido di fare una ventina di km fino al lago Pukaki dal quale si dovrebbero vedere le alpi neozelandesi.
Il lago e dello stesso colore turchese del Hokitika Gorge, ma le nuvole coprono le cime delle montagne.
Trovo un bel campeggio gratuito e mi accampo ma stavolta senza amaca, ammucchio gli aghi di pino da un lato e sul terriccio morbido mi faccio un letto di erba secca poi compro il tutto con la rain cover.
Se piove il piano è di ammucchiare tutto, montare le luci e sul tracciato per sole bici tornare a Twinzel e cercare un riparo fino al mattino.
Domani mattina torneró indietro in ogni caso e proveró a prendere di nuovo il bus..
Twizel - Christchurch
Questa notte invece nonostante sia più vicino alla zona alpina non fa freddo per niente, tira un vento caldo e io mi ritrovo a sudare, da un estremo all'altro!
La mattina l'acqua sul lago schiuma e le montagne giocano ancora a nascondino tra le nuvole.
Dopo nemmeno 10 minuti che pedalo mi fermo a mettermi i pantaloncini e mi levo la giacca.
Alle 9 e mezzo arrivo a Twizel percorrendo un breve tratto del Cycle trail "Alps to Ocean".
L'unico bus che mi assicura il trasporto della bici è pieno e sarebbe stato alle 18, con arrivo a Chch alle 10...
La donnina del i-site mi consiglia di non fare un altro biglietto ma di chiedere direttamente all'autista e in caso affermativo sentire se mi puó fare il biglietto a bordo, alle 11 e mezzo l'autista del bus intercity mi fa salire a bordo e mi rimprovera solo che avrei dovuto già smontare la bici. Gli lascio 5 $ di resto di mancia e contento come una pasqua salgo a bordo.
Quando ripassiamo al lago Pukaki finalmente si vede Mount Cook anche se la cima è ancora nascosta da una cappa bianca.
Ci fermiamo anche al lago Tekapo per pausa pranzo.
Arrivo a Chch alle 4 e mezzo, e l'ostello a pochi metri dalla fermata è tra i più economici e ha un posto per me!
È stano tornare nella città da dove sono partito solo 3/4 mesi fa, mi sembra che invece sia passato qualche anno dall'ultima volta!
Vado in biblio a controllare l'email, ormai so dove si trova e scopro con grande piacere che rimane aperta fino alle 18! Pare che le previsioni del tempo non siano un granché... Ora devo decidere cosa fare con gli ultimi soldi e giorni di vacanza rimasti.
Vado a fare la spesa in uno dei grossi supermercati, che spettacolo! I prezzi sono meno della metà di quello che sono abituato, mi devo veramente trattenere per non comprare troiai di qualsiasi genere!
Per una spesa che mi sarebbe sicuramente costata più di una ventina di dollari in qualche paesino più a sud, qui spendo 7 $ e qualche spicciolo!
Christchurch - Island Gully Hut
Prendo lo shuttle da Chch fino a Hamner Springs, fa un effetto strano vedere che il bus percorre in meno di 2 ore quello che per me sono stati 2 giorni a pedali l'ultima volta.
Arrivo a Hamner alle 11 e mi avvio subito.
Mi aspetta la Rainbow road, 106 km su strada sterrata con un passo l'Island saddle a 1372 m.
Percorreró il tratto al contrario rispetto a come è descritto nel libro.
Si parte con un bella salita sino al Jack's pass e poi dopo una breve discesa parte una graduale salita fino all'ultimo pezzo ripido che porta al punto più alto.
Il libro descrive questa escursione come un percorso particolarmente isolato e raccomanda di fare attenzione a non sbagliare strada che ti puó costare di perdere la giornata.
Rimango deluso, tralicci costeggiano quello che è un autostrada sterrata per la sua larghezza per tutto il tragitto.
Perdersi è impossibile, basta seguire i tralicci... Isolato!?! Passa una macchina ogni 5 minuti... Sulla strada come sulla highway ci sono lepri schiacciate in qunatità e pure per la prima volta un gatto.
Dopo il bivio per il lago Tenyson finalmente niente più macchine da qui inizia l'ultimo tratto più ripido di salita per giungere sul passo.
Man mano che inizio a salire la temperatura scende, sono in pantaloncini e mi infilo le ginocchiere.
Inizio a sperare per un pô di neve sul passo ma ninte, in compenso sono fortunato niente vento!!!
Io mi preucupavo di trovare lo Hut dove ho programmato di passare la notte occupato, non lo puoi prenotare chi prima arriva meglio alloggia! Al prezzo di 5 $ a notte non ti puoi lamentare!
Invece lo trovo vuoto pulito e ordinato, con legna già pronta per accendere la stufa.
Non c'è acqua potabile ma c'è un ruscello, all'interno dello Hut trovo come al solito il cartello acqua non potabile filtrare o bollire per almeno tre minuti prima di bere.
Ma qui è tutto pieno di cacca di mucca e piû dei batteri mi preuccupa la roba che danno da mangiare alle mucche che filtrerà nel terreno...
Metto su un bel pentolone e spero che non sia poi tanto male!
Verso le 6 e mezzo inizia a piovere e io son molto contento di non eseere allaperto! Domani ci sarà piû neve sui monti circostanti spero!
Gli unici rumori sono il tubo del camino che inizia a espandersi per il calore e a tintinnare, lo scoppiettio della legna e la lieve pioggia che batte sul tetto.
La luce è garantita da candele e le fiamme danzanti si riflettono sulle pareti della casetta.
Per far bollire l'acqua ci vuole un nel pó di tempo e di calore e ben presto mi ritrovo a petto nudo scalzo con la calzamaglia termica tirata su fino alle ginocchia, finalmente posso fare steaching indisturbato fa caldo e non sono in un dormitorio di qualche ostello dove in terra non c'è piu un centimeteo quadro dove metterti giû che borse e valige e i loro contenuti occupano tutto.
Stranamente mi sento a mio agio come se fossi a casa, forse anche perchè gli ultimi ostelli avevano cucine e camere molto piccole, quando in cucina c'e un solo lavandino e ci sono una decina di persone che iniziano a cucicinare, stanno cucinando o stanno lavando i piatti il tutto diventa un po complicato e stancante sopratutto dopo una giornata in bici.
Mangio con calma e mi rilasso bevendo un thè davanti al fuoco prima di andare a dormire.
Ecco la lista del cibo che mi sono portato calcolato per 3/4 giorni:
1/2 kg riso
1/2 kg fiocchi d'avena
200 gr cioccolata
5 snikers
700gr formaggio
1,4 kg pane
500 gr marmellata di lamponi
4 uova sode
400 gr banane essicate
400 gr uvetta
10 buste di thè
Sale, peperoncino.
3,5 litri di acqua, ma il percorso è lungo un fiume
Island Gully Hut - Lake Rotoiti
La Rainbow road attraversa un terreno privato e per passarci in bici devi pagare 2 $ ( in macchina o in moto sono dai 15 ai 20).
Il tratto è aperto solo d'esate dal 28 dicembre al 25 di aprile da quanto dice il libro, un cartello in cima al Jack's pass invece avverte che il tratto di strada privata è aperto fino al lunedi dopo pasqua cioè una settimana fa.
Ieri ho incontrato una jeep del DOC dipartimento per la conservazione (tipo la forestale) e ho chiesto informazioni.
Mi dicono che non lo sanno perchè non è di loro competenza visto che si trova su terreno privato, ma che delle persone oggi sono venute da quella direzione dicendo la strada era aperta.
La mattina accendo un fuocherello e cucino i fiocchi di avena direttamente dentro la stufa aggiungo pezzi di banane secche e un pó di uvetta e la colazione è pronta!
Da ora è tutta discesa o quasi! Poco prima del Coldwater stream dove c'è un campeggio base, cioè gratis e senza servizi a parte un WC e secco, c'è un altro cancello del DOC questi sono tutti chiusi con un moschettone e sono aperti al pubblico.
Un cartello avverte che la strada privata più avanti è chiusa dal primo di aprile... C'è anche un numero di telefono per chiedere il permesso per attraversare dopo il periodo indicato, si ma è da circa 50 km che non c'è più copertura per il cellulare... Fantastico.
Il cancello naturalmente è chiuso e non con un lucchetto, è saldato.
Non sto nemmeno a pensarci, di tornare indietro non se ne parla proprio. Il cancello non è molto alto, non smonto nemmeno le borse dal portapacchi con un bello sforzo sollevo tutta la bici e bagaglio e scavalco. Non è la prima volta e probabilmente non sarà l'ultima!
Da qui il panorama migliora, si passa in una stretta valle con alberi che vanno a rimpiazzare i pendii brulli della giornata di ieri.
Ci sono vari ruscelli da attraversare e uno di questi è piuttosto largo e profondo a tratti, lo studio un pochino e poi decido di attraversarlo per obliquo percorrendo un breve tratto nel centro fino ad un punto dove l'acqua si abbassa. È importante moderare la velocità per evitare troppi schizzi ma non troppo altrimenti le ruote tendono a piantarsi nel fondo sassoso. Riesco a raggiungere la riva opposta con solo la punta della scarpa destra bagnata, mi sento un genio dei guadi!
Alla prossima discesa distratto dal panorama passo con una discreta velocità su una bella cacca di mucca sarà alta 10 cm e avrà un diametro di 30 cm, mi ritrovo letteralmente nella merda!
Mi fermo poco dopo a fare colazione e a sciacquare il tutto, non ce ne sarebbe stato bisogno, al ruscello dopo giudico male l'altezza dell'acqua e proprio nel mezzo mi si pianta la ruota davanti nel fondo sono costretto a scendere dai pedali già immersi nell'acqua e le gambe mi sprofondano nell'acqua ghiaccia fino alle ginocchia. Guardo a destra e vedo un passerella di cemento a non più di 10 cm sotto il livello dell'acqua. Si si, sono proprio il genio dei guadi!
Va bè almeno ora la bici è di nuovo pulita!
Le 5.10 si imbevono come spugne e nonostante i buchi nelle suole che speravo avessero un effetto scolapasta sento sciaff sciaff dentro la scarpa con ogni pedalata.
Passo vari cancelli chiusi con il moschettone finché non arrivo ad una casa con il cartello "please pay the toll here" i freni bagnati stridono fortemente e annuciano il mio arrivo, ma non c'è nessuno.
Lascio 2 $ sul cancello che da sul giardino dell'edificio e proseguo.
Poco dopo trovo un altro cancello dipinto di fresco di un azzurro acceso con un cartello strada chiusa per chi viene dalla direzione opposta, stavolta peró c'è un passaggio pedonale di lato e sono contento di non dover sollevare di nuovo la Wicked.
Raggiungo St Arnoud verso le 14 e mezzo.
Mi fermo al benzinaio a gonfiare le ruote visto che ora sono di nuovo su asfalto.
Mi ritrovo a chiaccherare con un tipo con una jeep e un carrello che di lavoro sistema i ferri ai cavalli è di Nelson che dista solo una cinquantina di km da Motueka.
Mi rendo conto solo dopo che ci salutiamo e lui riparte che sarebbe stata un ottima occasione per scroccare un passaggio.
Vado in riva al Lago Rotoiti e pranzo, è ancora presto ma con uno sforzo decido di fermarmi per la notte, fare km è come una droga, sono contento di essere riuscito a fermarmi su questo bellissimo lago!
Al centro informazioni pago per una notte al camping nella baia accanto, sono 6 dollari ben spesi.
Ci sono le doccie fredde bagno e cucina al chiuso ma senza fornelli. Sono l'unico in questo reparto del campeggio tutti gli altri turisti si trovano nella baia dove c'è info center, li il canpeggio costa 15$ e ha servizi come doccie calde a gettoni, wi-fi ecc.
Monto l'amaca in mezzo ad un gruppo di alberi ed è praticamte invisibile!
Prendo la macchina fotografica e mi avvio per fare una passeggiata sulla riva del lago.
Inizia una lieve pioggia e si forma un arcobaleno sul lago, ci sta proprio a puntino dopo la Rainbow road!
La notte mi infilo oltre ai soliti vestiti una maglione di lana comprato a Chch a 15 dollari usato era 2xl ma probabilmente è stato lavato con la lavtrice e ora mi sta stretto e un enorme pail giallo spessissimo.
Vediamo se riesco a dormire in amaca!
Lake Rotoiti - Motueka
Mi sveglio solo con i piedi infreddoliti ed è bel tempo!
Raggiungo Wakefield poco dopo le 11 e completo metà del tragitto fino a Motueka.
Da qui prosegue il Great taste trail, ma io per fare prima decido di tagliare per una stradina sterrata che mi dovrebbe immettere sulla Highway.
Dopo nemmeno 200 metri mi sembra di avvertire del bobbing strano, eppure dopo la Rainbow road avevo smontato nuovamente l'ammortizzatore... Infatti ho bucato!
Nussun problema, cambio la camera d'aria e proseguo, poco dopo inizia a piovere e finalmente dopo più di un mese è l'ora di testare le drybags e il giacchietto!
La strada polverosa che si snoda in salita tra gli abeti ben presto si trasforma in fango.
Nell'aria si diffonde l'odore dolciastro della resina degli abeti.
Arrivo fradicio sulla cima, anche le scarpe che finalmente erano quasi asciutte sono di nuovo zuppe, da qui partono varie direzioni che non sono presti sulla mappa... Ma per fortuna nel piazzale lì vicino ci sono grossi macchinari per il taglio degli alberi e operai che si riparano sotto una tettoia.
Vado a chiedere informazioni.
Io: ciao! Come va?
Operaio: sei te che hai portato la pioggia?
Io: no no! da dove vengo io era bel tempo! Qual'è la strada più veloce per Motueka?
Operaio: Motueka? È lontano... Saranno almeno 50 km da qui... Da dove vieni?
Io: Nelson lakes, st Arnoud.
Operaio: Ah ok! Allora vai tranquillo che ci arrivi entro oggi!
Piove per più di 2 ore, ho i pantaloni fradici ma il giacchetto mi tiene asciutto e traspira molto bene non sudo per niente!
Trovo qualche altro albero di mele e un pollaio che ha come tetto il sopra di un land rover tagliato col frullino!
Durante gli ultmi 30 km il freno dietro inizia a gracchiare e la ruota libera tira degli strappetti di tanto intanto alla catena quando gira a vuoto.Arrivo alle 4 e mezzo.
Entro a motueka vado spedito all'ostello la proprietaria mi accoglie contenta e io mi vado a fare una doccia calda finalmente mi posso togliere i pantaloni bagnati, per come conosco il posto dopo un mese che ogni sera dormi in posti diversi che non conosci, sembra un pó di essere tornato a casa!
RESOCONTO DEI PRIMI 4 MESI IN NUOVA ZELANDA
Da qunado sono partito ho percorso in quattro tappe 1733 km su strada più tutti i trails e i km per andare a lavoro!
Ora mi fermeró per un paio di mesi a lavorare e a fare manutenzione alla bici.
Di sicuro avró bisogno di una catena nuova.
Ieri sono andato nel negozio di bici e ho preso un pó di olio per la parte inferiore della forca.
Poi il meccanico mi ha gentilmente aperto la ruota libera e dopo averla pulita e oliata su suo consiglio ( il grasso dura più a lungo, ma con l'olio scorre troppo meglio. Unico difetto va rinnovato ogni 1000 km circa).
Per avermi prestato alcuni attrezzi e avermi aperto e ristrinto la ruota libera ora sono in debito di una confezione di biscotti al cioccolato!
Ho dovuto ordinare il rebuild kit per i pedali Spank ( 55$ su crc lo trovi a una trentina di euro), NON sono entusiasta di dover cambiare i cuscinetti dopo solo 4/5 mesi ma d'altronde avranno fatto più di 2000 km...
Il grip è ottimo e la piattaforma bella grossa dà sicurezza anche quando il piede non è posizionato perfettamente.
Anche il profilo obliquo sui bordi è studiato bene se colpisci qualcosa e mi è capitato varie volte, non ti pianti.
Chiunque gli ha provati ne è rimasto piacevolmente sorpreso.
Va detto che per quel che costano la guarnizione lato dove non c'è il cuscinetto lascia entrare acqua se non la ristringi con il bullone di tanto in tanto e il rebuild kit costa quanto un paio di pedali nuovi wellgo.
Per il resto non posso lamentarmi unici problemi avuti sono stati il manettino del cambio rotto dopo una caduta a Chch e 3 forature di cui 2 sui trail.
Altre osservazioni:
EndurOmatic, Urge
Anche se qualcuno si lamenta che è molto caldo io che sono abituato all'integrale non ho avuto mai problemi di temperatura, per la forma del mio cranio è perfetto e l' ho tenuto in testa per più di 10 ore al giorno senza probelmi, è successo che mi sono trovato a girare con il casco in testa per l'ostello perchè mi son scordato di togliermelo!
La visiera a cui non avevo dato grande valore, si è invece rivelata nelle lunghe pedalate essere un riparo dal sole molto efficace.
Unica cosa ci vorrebbe anche di un colore più chiaro, il polistirolo isola abbastanza bene ma quando dopo qualche ora sotto il sole mi fermo e tocco la superficie nera, il casco scotta di brutto!
Spitfire, 5.10
Queste scarpe sono semplicemente mitiche, COMODISSIME, sono l'unico paio di scarpe che mi sono portato in Nuova zelanda, le uso per qualsiasi cosa dall'andare in bici al raccogliere la frutta nei campi, il grip sui miei pedali spank è eccellente, anche sul terreno si comportano bene.
La suola inizia a essere bucata e i pin si sono portati via grossi pezzi di gomma, ma parte superiore invece è ancora in ottimo stato.
Per quanto riguarda la durata della suola non le ricomprei, ma sono molto soddisfatto per il grip e di come calzano tant'è che le ricompreró prima di ripartire.
Forse sta volta il modello da free ride, sperando che la suola sia più spessa.
Perno ruota Fox vs Rock shox
I perni per le ruote della Rock shox fanno schifo.
Quello della forca Fox al contrario, che ha sostituito la Revelation, non si è mai allentato.
Il perno dietro della Rock shox su off road mi si allenta troppo facilmente, su l'ultima discesa sterrata della Rainbow road si è allentato ben 4 volte nonostante avessi fissato la leva al telaio con una zip...
Inaffidabile e pericoloso.
Lo cambieró di sicuro, in extremis meglio un bella vite di acciaio da mezzo chilo che doversi preoccupare di perdere la ruota posteriore!
Le Ginocchiere
Le ginocchiere oltre a fornire protezione sono un ottimo riparo le ginocchia dal freddo e sono perfette come cuscino.
L'ipod touch
Non l'avrei mai detto ma è veramente utilissimo, la batteria dura il giusto.
Le note e l'agenda sono comodissime.
Con Gmaps mi salva le indicazioni stradali e una volta disconnesso le posso vedere ugualmente!
L'applicazione MapsWithMe è gratuita e ti permette di scaricare gratuitamente le mappe di città e/o paesi interi sull'ipod e quindi perfetto per un uso off line.
Addirittura Mostra nella maggior parte dei casi anche tracce Mtb, banche, supermercati, mac donald, bagni pubblici, info point, parchi ecc...
La mappa completa della New zeeland occupa 82 mega.
L'uso combinato di gmaps e mapswithme mi ha permesso di orientarmi in tutte le situazioni! Sto viaggiando senza cartine cartacee! Certo se mi si fulmina l'ipod sono fottuto!
Quasi tutte le foto scattate per ora del viaggio sono state fatte con l'ipod e qualità secondo me è più che accettabile.
La macchina fotografica permette di fare videochiamate con skype se hai una wi-fi a disposizione.
Per scrivere email e fb non è certo la soluzione più comoda ma mi permette di non portarmi il pc e dato che in bici ogni kg e ogni litro di bagaglio conta sono bene felice accontentarmi del touchscreen e dello schermo piccolo.
L'unico difetto riscontrato per ora è che se lo uso per navigare su internet mentre è in carica si impalla spesso e si surriscalda, consiglio di rimuovere eventuali cover o protezioni se lo usate mentre lo state caricando.
Freeride tour, Evoc
È organizzato veramente bene, e il paraschiena oltre a farmi stare più tranquillo non lo fa accasciare quando è semivuoto.
Comodità immensa è la cover per l'acqua quando piove.
La qualità invece non mi soddisfa sta iniziando a scucirsi... È anche vero che l'ho caricato ma questa porca trota è la versione da tour!!! Per quello che costa e visto che non ti danno nemmeno la borsa dell'acqua sono un pó deluso...
Manettino x5 vs x9, Sram
Avevo rotto il manettino del cambio postriore e l'ho sostituito con un x5 invece dell'originale x9, il prezzo è circa la metà...
Il negoziante mi aveva consigliato di riprendere x9 ma io non volevo spendere 100 dollari...
Curioso apro l'x5 per vedere se c'è qualche differenza ed effettivamente non ci sono gli stessi ingranaggi presenti nell'x9, devo ammettere che io non pensavo fossero diversi dentro ma che cambiavano solo i materiali e il peso.
La mia idea era di sostituire semplicemente la rondella che mi si era crepata nell'x9... Bè non è stato possibile.
In quanto alla cambiata sinceramente non noto un differenza apprezzabile...
L'unica cosa è che il manettino ha un fissaggio suo sul manubrio ed non è integrato sul collarino del freno.
Non so se a lunga durata cambia qualcosa nella qualità della cambiata ma per la differenza di prezzo per me l'x5 è sicuramente la scelta giusta per l'uso che ne faccio io.
Nomad, Dakine
Visto che non me lo son portato dietro ora viaggia per l'elba sulle spalle di Danilo.
Lo zaino è veramente fatto bene! Ho apprezzato particolarmente il reparto per gli attrezzi e le tasche laterali che sono molto ben accessibili mentre si pedala e evitano di doversi fermare.
Un altro punto a favore dello zaino è come veste, ti scordi di averlo sulla schiena.
La borsa dell'acqua invece non mi ha convito da subito e infatti dopo poco lo snodo dove viene fissato il tubo ha iniziato a perdere, cmq credo che i modelli più recenti abbiano un tipo di kamel back differente.
Sleeping bag S15 ultralight , Quechua
Questo sacco a pelo mi é stato regalato per la laurea ed é una figata!!! Pesa solo 680 grammi! Arrotolato é grande quanto una bottiglia da un litro circa.
Infondo allo zaino per quelle uscite che non sai se torni in tempo o per dormire fuori é il suo.
Per chi viaggia in bici un sacco a pelo con le dimensioni e peso come questo é un must!
Certamente le dimensioni vanno a scapito della comodità verso i piedi diventa piuttosto stretto, e la cerniera si inceppa volentieri nel tessuto bloccandosi, ma non siè mai strappato.
In estate primavera e autunno senza temperature troppo rigide anche senza tenda se non piove ti permette di passare la notte all'aperto senza problemi. Provato e approvato!
Motueka 17/04/13
Sono tornato a Motueka da una settimana, 7 giorni passati a sistemare un pó di cose che mentre sei in viaggio non hai il tempo di fare.
Stilo una lista di cose da fare tra le quali: lavare i panni riorganizzare le mie cose che durante il viaggio si sono sparpagliate nelle varie borse ( non trovo più ago e filo), sentire per il rimborso dell'assicurazione medica, informazioni sul rimborso tasse... ecc. Insomma per farla breve tutte cose per le quali riesci a perdere la giornata e ti sembra di non concludere nulla.
Arriva anche il rebuild kit per i pedali ma mancano i cuscinetti. Lo faccio rimandare indietro e decido di cambiare solo i cuscinetti e solo ad un pedale l'altro è ancora buono anche se ha un pó di gioco e così ne ho uno di scorta.
Domenica faccio anche finalmente un salto al bikepark a Kaiteriteri, dista solo 13 km e l'ultima volta nonostante sia stato qui due mesi non ho trovato il tempo di esplorarlo (al ritorno "prendo in prestito" anche una ventina di mele da un campo sulla via).
Non è male c'è molto da pedalare i tratti si alternano con salite e discese tali da poter percorrere quasi tutte le tracce in tutte e due le direzioni.
In pratica ci sono 3 valli e le traccie avnaced e easy costeggiano le colline che le formano, a volte a scendere fino ad attraversare piccoli ruscelli su ponti di legno con rete per polli per poi risalire e percorrere un un tratto sulla cresta prima di riscendere.
Le tracce expert che si possono solo percorre in discesa sono ripide ma quasi a dritto, veloci ma non di particolare difficoltà, pecorrono le creste delle colline dove si incrociano con le tracce easy e advanced.
Il terreno è di un giallo ocra ed è molto sabbioso, anche se piove la bici rimane piuttosto pulita a parte qualche granello di sabbia qua e là.
Volevo anche fare un salto al Abel Tasman National park, ma piove e quindi non mi sento in colpa per rilassarmi gli ultimi 2 giorni a leggere libri e fumetti in biblioteca e andare a giocare a giochi da tavolo a casa Judy con Monti ( la signora Australiana che avevo già conosciuto l'ultima volta, è ancora qui in ostello) e Mavis.
L'età media (compresa la mia) è di circa 60 anni!
Le signore sono nate e hanno vissuto a Motueka e scopro informazioni interessanti! Basta gironzolare un pochino per trovare gente che ha troppa frutta sugli alberi e appende buste al cancello per chi ne vuole, tra cui anche fejoie!
Ieri una veloce introduzione al lavoro e Kong ( il manager e supervisore supremo) mi introduce al personale che impacchetta i kiwi di classe 1 come loro supervisore.
Io rimango abbastanza sorpreso pensavo di dover supervisionare le stampanti delle etichette, non più una ventina di impacchettatori!
Mi sento addosso una quarantina di occhi, più della metà del personale sta nel mio stesso ostello... E io dentro di me: Ok... Fai finta di niente, niente panico!
Oggi finalmente primo giorno di lavoro. Vesto gilè arancione con strisce riflettenti da operaio per alta visibilità e cappellino rosso in modo da essere ben visibile per chiunque abbia bisogno, sono un pó teso.
Ma appena il macchinario che spara fuori i kiwi parte, mi trovo assorbito nel lavoro e la tensione sparisce, in men che non si dica è già tempo per la prima pausa.
I kiwi vengo preselezionati a mano poi l'impianto ci appiccica sopra lo stampino ovale in base alla classe (qualità) e li seleziona in base al peso in 8 diverse categorie. Le scatole sono tutte grosse uguali e il numero di kiwi per ogni scatola cambia in base alla categoria.
Per esempio per la categoria 18 che è quella con in kiwi più grossi che pesano fino ai 150 gr per riempire una scatola ce ne vogliono 55, per la categoria 42 invece che è la più piccola con un peso medio di circa 80 gr ce ne vuole più del doppio.
Ogni scatola deve contenere il suo numero di kiwi e sono contati dal macchinario quindi se uno viene rimosso o casca in terra l'operaio ne deve aggiungere uno.
Per ogni categoria ci sono due linee con 3/4 impacchettatori più 1 un ragazzo di solito maori e bello ticcio che impila e etichetta le scatole su un pancale.
Io devo controllare:
- le etichette sulle scatole,
- rimandare in stampa manualmente eventuali etichette mancanti o strappate,
-corretto impilamento delle scatole,
-coordinare gli operai sulle varie linee in base al lavoro,
-controllare che non ci sia frutta in terra,
-che gli impacchettatori ricontrollino i kiwi e che nelle scatole ci sia effettivamente solo classe 1,
- che i kiwi scartati siano effettivamente di classe inferiore, qui il procedimento è interessante, mi posiziono in fondo al nastro degli scarti (che vengono riselezionati successivamente come classe 2, classe 3 e spazzatura) ripesco i kiwi buoni li porto al centro controllo qualità per avere conferma, dopo di chè li peso e risalgo alla categoria e quindi alla linea, a questo punto vado a chiedere spiegazioni agli impacchettatori, a volte si tratta di un malinteso su qualche difetto che puó portare allo scarto un considerevole quantità di kiwi (il che puó far impazzire le due cinesi addette a rimuovere gli stampini di classe 1 prima che i frutti vengano nuovamente selezionati per le classi inferiori).
Le ultime 2 operazioni richiedono un continuo su e giù al centro controllo qualità poiché in molti casi il frutto in base al difetto è sul limite tra classe 1 e 2 e quindi ho bisogno di chiedere conferma.
Dopo il lavoro vado al negozio di bici e quando il meccanico sfila il pedale dal mozzo esclama: ma qui dentro c'hai il fango di mezza NZ!
Poco male i cuscinetti sono sigillati e il suo malfunzionamento è secondo me da attribuire a una botta.
l'estrazione del cuscinetto non è semplice il foro va a stringersi nella parte opposta alla filettatura, la forma del pedale non permette di accedere al foro da quel lato e l'alluminio intorno al cuscinetto è piuttosto sottile e non permette metodi troppo barbari.
Gli estrattori che hanno sono uno troppo piccolo e quello della misura subito successiva è troppo grosso, si devono costruire o modificare un estrattore ( noto con piacere che sembra essere interessato al problema, potrebbe tranquillamente mandarmi in in officina metallurgica) ci vuole pensare un pochino, mi dice di tornare domani nel pomeriggio.
La faccenda si fa interessante, il meccanico mi sta sempre più simpatico e dopo che gli ho portato una bella busta di biscotti al cioccolato e una tavola di cioccolata al caramello per l'ultimo intervento mi accoglie sempre con un sorriso e mi dedica il suo tempo.
In ostello Paul il ragazzo Irlandese (anche lui è ancora qui, ormai nell'ostello si vocifera che abbia una relazione con il divano davanti alla Tv!) mette su un film horror e io non molto interessato mi sdraio in camera a leggere "Capitan Corelli's Mandolin", libro consigliato da Monti, è ambientato sull'isola greca Cephallonia durante la seconda guerra mondiale, l'inglese non è semplice e la storia parte un pó a rilento, ma dopo poco i caratteri dei personaggi diventano intriganti e la storia inizia a scorrere.
Poco dopo tornano i ragazzi che lavorano alla fabbrica che produce le scatole di cartone per la frutta, sono Christof dal belgio che parla fluidamente 6 lingue tra cui Italiano e Russo, l'Argenino Alex e un ragazzo kiwi ( kiwi = neozelandese) che sarà tra i 30 e i 35 anni e nella vita ha fatto un pó di tutto e nulla (nel senso che è interessato in tantissime cose e ne ha fatte veramente tante, ma non si è mai dedicato a una cosa o a un argomento per un periodo lungo o approfonditamente), anche lui ha una hennessy hammock e mi consiglia qualche camminata di 3 / 4 giorni in zone meno turistiche e più selvagge!
Hanno 2 chitarre acustiche e si mettono a suonare insieme in camera.
Dopo la giornata di lavoro mi rilasso soddisfatto al piacevole suono degli strumenti.
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