The Charlotte Track
Questo e' uno dei cammini piu' famosi
del paese, e d'estate e' super affollato, quindi ora e' il momento
piu' opportuno per farlo, tra l'altro il percorso completo e' aperto
per mtb solo d'inverno.
Prendo il water taxi che in un ora ti
porta all'inizio di 71 km di single trail che e' suddiviso in 4 parti
2 di difficolta' intermadia e 2 di difficolta' avanzata.
Si parte con un tratto di difficolta'
avanzata e la prima salita e' talmente ripida che dopo un breve e
corragioso tentativo a pedali finisco per spingere quasi tutta la
salita, sara' cosi per tutte le salite avanced.
Il terreno e' in parte scuro e
piacevole da percorrere e in parte giallo ocra, fango compatto e
roccie, lo strato superiore e' umido e crea una patina
particolarmente schivolosa! Dopo poco sgonfio ulteriormente le gomme
per avere piu' trazione.
Si susseguono baie e lingue di terra
che danno sul oceano, anche se la vista non cambia di molto verrebbe
voglia di fermarsi ad ogni apertura della foresta per scattare una o
piu' foto.
Purtoppo dopo un avvio di giornta
spettacolare, il cielo si annuvola e restera' cosi per I prossimi 2
giorni, rendendo tutte le foto un po' scure andando cosi a perdere
tutte le sfumature della foresta e dell'oceano.
Passo la notte in uno dei campeggi DoC
ed e' vuoto mi accampo sotto la tettoia adebita a cucinare, tanto non
c'e' nessuno! I pochi turisti a piedi dormono nelle accomodazioni
presenti sul percorso.
La seconda giornata il tracciato si
snoda sul crinale delle colline dando visuale panoramica su tutti e
due I versanti.
Una delle salite piu' lunghe da Toroa
Saddle e' molto impegantiva e mi tocca spingere per almeno
mezz'oretta arrivato in cima la tentazione di farsela di nuovo in
discesa e' forte, ma resisto al pensiero di doverla risalire un altra
volta.
Nell'ultimo tratto vicino a Anakiwa il
tracciato si fa piu' “affolato”: incontro 2 ciclisti locali e
varie persone del luogo per una breve passeggiata col cane, meno male
che I primi li incontro su un rettilineo e quindi dopo rallento
evitando di metterne sotto alcuni che armati con racchette da
passeggio mi tendono vili agguati dietro le curve.
Il water taxi doveva venirmi a
riprendere alle 15:00 e io arrivo a destinazione alle 12 e mezzo,
quando avevo calcolato I tempi la mattina non avevo tenuto conto che
sarei sceso a palla di cannone per le discese; in tutto ho perso 3
volte l'amaca, una volta la borsa con cibo e cambio (il primo giorno,
dopo di che ho infilato tutto nello zaino) e quasi il sacco a pelo
sul manubrio.
Fortunatamente il tizio al timone
sapeva che in bici ci avrei messo meno e si presenta all'una e mezzo!
Un mito! Anche perche' appena io e la wicked montiamo a bordo inizia
a piovere!
Curiosita':
- Il sacco a pelo sul manubrio ha aggiunto peso sull”anteriore mi ci sono voluti una decina di km per abituarmi.
- Mi e' esploso il tubetto di dentifricio insudiciando I pochi vestiti di ricabio che avevo.
- La fotocamera e' caduta altre 2 volte, ma ancora sta sopravivendo!
Non mi soffermo piu' a lungo a
descrivervi a parole I due giorni passati e vi lascio con un bel
video!
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